Don Aldo Rabino, salesiano di don Bosco, una vita spesa per i piccoli, i giovani, i poveri…un Uomo di Dio. Il Signore lo ha improvvisamente voluto accanto a sé il 18 agosto del 2015…uno smarrimento grande, per noi e per tanti… abbiamo visuuto la scomparsa di un padre, di un amico, di un fratello. Ma don Aldo rimane con noi, nell’esempio che ci ha lasciato e nel bene che ha scritto nella nostra storia. Procedere nel cammino intrapreso, realizzare i tanti progetti pensati, continuare ad avere occhi e cuore per i poveri e i giovani non sarà facile. Ma il don ci ha sempre detto: “Un giorno toccherà a voi…”. Quel giorno è purtroppo arrivato. Non lasciateci soli: abbiamo davvero bisogno dell’aiuto di ciascuno di voi!
Carissimo don Aldo,
per noi eri padre, amico, compagno, guida, conforto, aiuto…Per questo noi avevamo pensato per te una vita lunga, talmente lunga da non vederne la fine, perché di questo noi avevamo bisogno.
Il nostro gruppo era un insieme, con te e tutti noi. Ma anzitutto con te, che ci hai accolto e amato fin dal primo giorno.
Invece Lassù hanno pensato che fosse ora di ritirare il premio meritato per esserti fatto povero con i poveri, giovane con i giovani. Non c’era data migliore che il bicentenario di Don Bosco, il giorno dopo il tuo cinquantesimo di professione perpetua… Il Signore ti ha voluto bene. Non ti ha permesso di sperimentare gli acciacchi pesanti dell’età o i limiti della malattia, quelli che costringono a rallentare la corsa e spesso anche a fermarsi. Tu ne avresti sofferto troppo, non eri capace di nessuna forma di risparmio energetico, specie quando le energie in gioco erano le tue.
La sera in cui sei volato in cielo abbiamo pregato la Compieta, come ci hai insegnato. Il salmo recitava: “Ricordo i giorni antichi, ripenso a tutte le tue opere,medito sui tuoi prodigi”… Il Signore non ce ne vorrà se, per una sera, l’abbiamo col cuore riferito a te anziché a Lui… Ricordo… Opere… Prodigi.
Ciascuno di noi ha un’infinità di ricordi di te, personali e di gruppo, di amicizia e soprattutto di fede. Ci hai testimoniato quella coraggiosa, che si nutre di speranza fino all’ultimo e si realizza nella carità accogliente verso tutti. Quella fede che non si ritira neanche di fronte al non capito o il non accettato, ma rimane tenace pur nella prova. Ripensare a tutte le tue opere è stato l’esercizio naturale di queste ultime, faticose ore… Tutto quanto ci circonda e amiamo, spesso anche la nostra famiglia, porta la tua firma. E sappiamo bene che avevi già tirato fuori dal cassetto tanti di quei sogni da realizzare che non ti sarebbe bastato un altro secolo.
Ma le tue opere più belle non sono solo quelle sotto gli occhi di tutti; si misurano in termini di esempio, e la tua vita è stata tale ogni giorno. Come uomo e come prete, e prete salesiano. Ci hai sempre raccomandato che il bene si fa per bene; che si deve perdonare, sempre e per primi; che bisogna guardare in positivo e rasserenarsi; che si può ricominciare in ogni momento, non si deve mollare mai né avere paura… Che esempio, don Aldo…
Scusaci, ma oggi non ci sentiamo all’altezza… Pensaci tu, per piacere…
I prodigi, infine, sono il mestiere di Dio. Ma tu sei sempre stato bravo a rubare il mestiere ai migliori, e così raccomandavi anche a noi, aggiungendo che non è un peccato farsi furbi! Hai creato il nostro gruppo quasi cinquant’anni fa, lo hai fatto crescere con fatica, senza essere sempre capito o apprezzato, lo hai tenuto insieme nella bonaccia e nella tempesta. Hai sopportato i nostri caratteri, caratterini e caratteracci (se non è un prodigio questo…!); in tutti noi hai trovato il punto accessibile al bene e ci hai aiutato a credere che potevamo essere aquile anche quando ci sentivamo solo polli.
Oggi la tua partenza per il Cielo ci lascia nella Croce, ma tu ci hai insegnato che esiste la Resurrezione. Vogliamo crederti ancora una volta. Siamo certi che non ci lascerai soli, che ci aiuterai a portare avanti quanto abbiamo cominciato con te, perché il segreto sta nella continuità, come ci hai sempre detto.
Ci aiuterai a trovare nuovi equilibri, nuovi percorsi e nuovi amici, magari tra i tuoi amati salesiani. Senza te non sarà mai più lo stesso; ma tu ci sei ancora, dobbiamo solo cercarti nel modo giusto e ti troveremo di sicuro.
Da buon maestro, ci hai preceduto. Tienici il posto vicino a te.
Saremo insieme per sempre. Ciao, don Aldo, ti stringiamo in un abbraccio infinito come il bene che abbiamo per te…I tuoi ragazzi del gruppo

(Il saluto finale, giovedi 20 agosto 2015, al Cimitero di Rivoli dove don Aldo riposa)

Preghiera nel ricordo di don Aldo Rabino

Padre infinitamente buono,
che nell’abbraccio del tuo Figlio
ci hai rivelato la grandezza del tuo amore,
concedi che il nostro padre e fratello don Aldo
possa continuare ad accompagnare e amare
tutti coloro che lo ricordano
e si rivolgono a lui nella preghiera.
I cuori da lui toccati
possano diventare scintille di amore,
e i giovani che lui tanto amava
trovino nel suo esempio il coraggio di vivere una vita
spesa per la giustizia e la verità.
Amen

(Imprimatur mons. Valter Danna,Vicario Generale Diocesi di Torino, 11 luglio 2019)